Nel cuore dell’Altopiano di Navelli, adagiato su uno sperone roccioso a 849 metri di altitudine, sorge Collepietro, un piccolo e tranquillo gioiello medievale in provincia dell’Aquila. Siamo in Abruzzo, la regione verde d’Italia, dove si trovano le più alte e maestose vette dell’Appennino.
Con i suoi circa 200 abitanti, il borgo è riuscito a conservare intatta l’atmosfera silenziosa e lenta di un tempo. Il consiglio è quindi quello di fermarsi a Collepietro e regalarsi un’esperienza autentica e lontana dal turismo di massa, fatta di aria purissima, panorami mozzafiato e ritmi lenti.

Le origini di Collepietro sono piuttosto antiche e risalgono almeno all’XI secolo, quando il nome del borgo “Colle Petri” appare per la prima volta in documenti del 1092. Il paese era parte di un sistema difensivo medievale, circondato da mura ellittiche di cui oggi restano testimonianze ancora visibili, come la splendida Torre del Castello, risalente al XII secolo.
Cosa vedere a Collepietro
Nonostante la sua origine antica, Collepietro è un borgo che ha saputo rinnovarsi, creandosi una personalità unica e particolare. Una delle prime cose che colpiscono chi arriva a Collepietro non è solo una vista mozzafiato sulle vette circostanti, ma anche la presenza di tantissimi colorati centrini all’uncinetto che decorano tutto il paese.


Un cielo di ombrelli all’uncinetto ci accoglie appena entrati, fiori decorano rami ed è divertente andare alla ricerca dei centrini sparsi tra l’intreccio delle strette vie che si intersecano creando un labirinto dove è piacevole perdersi per rallentare.



Questi centrini sospesi sono vere e proprie opere d’arte di “uncinettine” appassionate che si sono riunite nell’associazione “Il Filo che lega”. Un lavoro di volontariato che impreziosisce e abbellisce il paese: un esempio di amore per la propria terra e le proprie origini. Un modo per mantenere vivo e allegro il paese che, purtroppo, come molti altri borghi montani, soffre un progressivo spopolamento.
Letture consigliate
Collepietro è attraversata da un antico tratturo, ovvero quello di Centurelle-Montesecco, un sentiero satellite del Tratturo Magno che parte dalla Basilica di Collemaggio a L’Aquila. Colorati e grossi “piedoni” ci guidano attraverso le bellezze del borgo, conducendoci dalla Porta Maiella sino al lato opposto, sulla Porta Gran Sasso. Due luoghi dove è impossibile non rimanere incantati a guardare il meraviglioso paesaggio che circonda l’abitato.



E se avete voglia di immergervi nel cielo del Borgo del Respiro allora è tempo di salire verso l’osservatorio stellare di Sidera Tredecim Collis Petris, una cornice suggestiva dove assaporare la sconfinata bellezza della volta celeste.

Il principale luogo di culto cittadino è la Chiesa di San Giovanni Battista, un edificio in stile barocco che cela un antico portale romanico del XIII secolo. La chiesa fu edificata nei pressi del castello sui resti di un edificio sacro più antico, andato distrutto dopo il passeggio dell’esercito di Andrea Fortebraccio, conosciuto come Braccio da Montone.

L’altra chiesa si trova invece fuori dalle mura: la Chiesa della Madonna del Buon Consiglio. Edificata nei pressi del tratturo nel XV secolo, si presenta con una bel portale in stile romanico.
Collepietro, Borgo del Respiro
Collepietro è entrato a far parte della rete nazionale dei “Borghi del Respiro“. Questo progetto unisce piccoli centri italiani caratterizzati da qualità dell’aria eccezionale e una forte vocazione per il turismo sostenibile. Un riconoscimento dato dal fatto che il borgo è impegnato nella tutela ambientale, nella valorizzazione del paesaggio e nella promozione di uno stile di vita sano.

Situato in una posizione invidiabile, tra il Gran Sasso e la Valle Subequana, Collepietro contribuisce a quello che è stato definito il primo Parco Europeo dei Borghi del Respiro. E che l’aria sia fina, pulita e purificatrice lo si percepisce appena si arriva. Un posto ideale quindi per rigenerarsi e sfuggire almeno per un po’ dallo smog cittadino.

Perché visitare Collepietro
Collepietro è una meta ideale sia per gli amanti dei centri storici e dell’architettura medievale, ma anche per chi ama praticare sport all’aria aperta, per gli appassionati di trekking o per chi è alla ricerca di un posto lontano dalla confusione, anche per fermarsi ad osservare il cielo notturno. Qui infatti l’inquinamento luminoso è minimo e salendo verso Sidera Tredecim Collis Petris la vista sarà davvero eccezionale.
È perfetto quindi per:
- chi cerca aria pulita e panorami rilassanti,
- chi ama i borghi autentici e poco turistici,
- chi vuole fare escursioni nei vicini Parco Sirente-Velino o del Gran Sasso e Monti della Laga,
- chi desidera vivere un’esperienza di turismo lento.
Consiglio extra: sali al belvedere nelle ore del tramonto. I colori caldi che avvolgono le case in pietra e le montagne circostanti ti faranno capire perché questo luogo, oltre a essere “Borgo del Respiro”, è anche “borgo dell’anima”.