Montagna in Umbria: dove andare?
L’Umbria viene spesso definita “il cuore verde d’Italia”, ed è infatti una regione che sa sempre sorprendere con la sua natura selvaggia e silenziosa, in alcuni casi lontana dal turismo di massa. Le sue montagne non possono vantare altezze elevate come quelle dell’Appennino abruzzese o delle Alpi, ma custodiscono un patrimonio escursionistico e paesaggistico di rara e pura bellezza.
Camminare lungo i crinali umbri significa immergersi in boschi secolari, valicare passi antichi, scoprire eremi e borghi nascosti, esplorare verdi altopiani e godere di panorami mozzafiato che spaziano fino al Gran Sasso, ai Sibillini e agli Appennini centrali. In questo articolo abbiamo selezionato 5 luoghi montani che devi assolutamente esplorare se vieni a visitare l’Umbria.
Montagne in Umbria: cosa visitare?
Monti Sibillini
L’Umbria condivide con le Marche i Monti Sibillini e nel versante umbro si possono ammirare perle meravigliose come il borgo di Castelluccio di Norcia (purtroppo ancora gravemente ferito dopo gli eventi sismici del 2016) ed il suo famoso Altopiano, che attira ogni anno migliaia di visitatori soprattutto tra maggio e giugno, durante il periodo della fioritura delle lenticchie, prodotto simbolo della Piana di Castelluccio. Da Castelluccio di Norcia inoltre, partono numerosi sentieri che salgono verso il Monte Vettore, la Cima del Redentore (che con i suoi 2.488 metri è la montagna più alta dell’Umbria) e il Pian Perduto.



All’interno del Parco dei Monti Sibillini si cela inoltre il borgo di Preci, anch’esso in fase di ricostruzione dopo il sisma che ha colpito il Centro Italia nel 2016. Nel territorio del comune è possibile inoltre, con una breve e piacevole escursione, raggiungere la Big Bench n°271, dalla quale si ha un superlativo affaccio sulle vette circostanti.

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Monte Subasio
Maestoso, solitario e silenzioso, il Monte Subasio, con i suoi 1290 metri di altitudine, domina gli splendidi borghi di Assisi e Spello con il suo profilo dolce e le sue creste rocciose. Ricco di sentieri che si snodano tra boschi incantevoli e praterie d’altura, è un luogo dove la natura si intreccia con la spiritualità, legata in particolare alla figura di San Francesco d’Assisi che in questi luoghi fondò con i suoi seguaci l’Eremo delle Carceri, affascinante luogo di ritiro e preghiera.

La formazione montuosa si trova all’interno dell’omonimo Parco del Monte Subasio, area naturale protetta della provincia di Perugia. Questo luogo è ricco di fenomeni carsici di interesse geologico, . Tra questi spicca la presenza di doline di notevole fascino. Le doline, situate a 1200 metri nei pressi dell’area sommitale del monte, sono dovute alla permeabilità degli strati calcarei, alla presenza di faglie sottostanti ed alla conformazione quasi pianeggiante del territorio.



Il Monte Subasio è sicuramente la montagna simbolo in Umbria, infatti è considerata un po’ il cuore della regione.
Per approfondire leggi l’articolo dedicato al Monte Subasio
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Monte Cucco
Con i suoi 1.566 metri di altitudine, il Monte Cucco è una delle cime più iconiche e affascinanti dell’Appennino Umbro-Marchigiano. Situato all’estremo nord della regione, tra i comuni di Costacciaro, Sigillo e Fossato di Vico, questo massiccio montuoso dà il nome al Parco regionale del Monte Cucco, area protetta ricchissima di sentieri, grotte, corsi d’acqua e paesaggi mozzafiato.

La montagna in Umbria è viva, respira sottoterra e si racconta in superficie. Il Monte Cucco è infatti famoso non solo per i suoi panorami mozzafiato, ma anche per la sua imponente rete carsica sotterranea, tra le più importanti d’Italia, rappresentata dalle Grotta del Monte Cucco. Inoltre questa vetta è molto nota per essere uno dei campi di gara più famosa in Europa e nel mondo per il Volo Libero ed è proprio qui che si danno appuntamento numerosi appassionati di deltaplano e parapendio.



Monte Peglia
Il Monte Peglia (837 m. sul livello del mare) non è tra le vette più note e più alte dell’Umbria, ma si distingue per la sua importanza naturalistica, la posizione centrale e il fascino discreto del suo paesaggio. Si erge tra Orvieto, Todi e San Venanzo, immerso in un territorio di grande valore ambientale e storico. È un luogo dove la montagna si fa dolce e silenziosa, con rilievi boscosi, antichi crateri vulcanici, sentieri tranquilli e una biodiversità sorprendente.

Il Monte Peglia ed il suo circostante territorio fanno parte di un antico sistema vulcanico ormai spento, che comprende anche la cosiddetta “Dorsale vulcanica di San Venanzo”. Qui è possibile osservare rare rocce vulcaniche come la venanzite, presente solo in quest’area, e visitare il suggestivo Parco Vulcanologico di San Venanzo, con sentieri didattici e un piccolo museo.



I rilievi sono ricoperti da fitti boschi: la vegetazione è rappresentata soprattutto da querce, cerri e castagni, con ampie radure e crinali panoramici che regalano scorci sulle valli del Tevere, i Monti Martani, il lago di Corbara e, nelle giornate limpide, persino il profilo dell’Amiata in Toscana.
Leggi l’articolo dedicato a San Venanzo per scoprire di più sull’antico vulcano dell’Umbria
Altopiano di Colfiorito
La montagna in Umbria è spesso sinonimo di vasti altopiani. Ad esempio l’Altopiano di Colfiorito, rappresenta una delle aree più suggestive e particolari dell’Umbria orientale. Circondato dalle vette dell’Appennino umbro-marchigiano, il vasto piano è situato tra il comune di Foligno e quello di Serravalle di Chienti, al confine con le Marche.
Esso si estende a circa 800 metri di altitudine su una conca carsica di origine tettonica. Qui la montagna si apre in un ampio respiro, trasformandosi in praterie ondulate, zone umide, torbiere e campi coltivati, in un equilibrio delicato tra natura e presenza umana.

Colfiorito è nota soprattutto per la sua palude, una delle poche zone umide interne dell’Italia centrale, oggi protetta all’interno del Parco Regionale di Colfiorito. Sebbene questo altopiano non sia ancora molto conosciuto, in realtà racchiude in sé un patrimonio naturale, storico e culturale di grande valore, ancora lontano dal turismo di massa.



L’altopiano è inoltre perfetto per escursioni facili e rilassanti. Meta ideale per famiglie e camminatori alla ricerca del silenzio, mentre gli appassionati di birdwatching e fotografia naturalistica troveranno qui molti spunti interessanti. Oltre alla palude, il paesaggio alterna infatti boschi, campi coltivati e pascoli. Alcuni itinerari consigliati sono:
- Percorso ad anello della palude: un sentiero facile e pianeggiante, adatto a tutti, con passerelle in legno e osservatori naturalistici dove poter fare birdwatching.
- Sentiero per il Monte Orve (m. 926): questo percorso regala splendide viste sull’altopiano e infine conduce ai resti di un antico insediamento fortificato umbro.
- Itinerari tra i campi di lenticchie e cereali: particolarmente suggestivi in primavera e in estate, durante la fioritura.
Se vuoi maggiori informazioni sul Parco regionale di Colfiorito leggi questo articolo