Il Parco Mediceo di Pratolino conosciuto anche come Parco di Villa Demidoff, è uno dei più grandi e bei giardini in stile inglese della Toscana. Situato nella località di Vaglia, nel comune di Pratolino si trova in provincia di Firenze. Realizzato nel XVI secolo per volere dei Medici, una delle famiglie più influenti e importanti della storia italiana, è posto ad una quota di circa 500 metri sul livello del mare.
Il parco, attualmente di proprietà della provincia di Firenze, si trova a circa 10 chilometri a Nord dal capoluogo toscano ed è Bene protetto dall’UNESCO e considerato Patrimonio dell’Umanità.
Le origini del Parco Mediceo di Pratolino
Il terreno dove sorge il parco fu acquisito da Francesco I de’ Medici nel 1568. Il Granduca di Toscana affidò poi l’incarico all’architetto e scultore Bernardo Buontalenti di costruire in questa zona aspra e scoscesa, ai piedi dell’Appennino, una splendida villa, contornata da un parco di oltre 20 ettari, dove potesse soggiornare la seconda moglie Bianca Cappello.
Il progetto originario seguiva le regole del giardino all’italiana. Sculture, complessi e giochi d’acqua erano dislocati per tutto il parco. Dopo la morte di Francesco I, però il posto venne progressivamente abbandonato e molte delle opere e macchine idrauliche presenti furono trasferite nel vicino Giardino di Boboli, a Firenze.
All’inizio del 1800 la tenuta divenne proprietà della famiglia dei Lorena che optarono per la demolizione della villa medicea e per una radicale trasformazione del giardino dandogli uno “stile inglese“, come andava di moda all’epoca.
Nel 1837, alla morte di Leopoldo II di Lorena, fu venduto alla nobile famiglia russa del principe Paolo Demidoff che restaurò e ampliò l’edificio della Paggeria, adibendolo ad abitazione principale. I Demidoff si occuparono anche del restauro degli altri edifici presenti e del recupero delle opere come quella del Colosso dell’Appennino.
Alla morte, nel 1955 dell’ultimo discendente dei Demidoff, la principessa Maria Demidova, per sua volontà sepolta nel parco, nei pressi del Tempio, la tenuta passò al figlio per poi nel 1981 essere affidato alla provincia fiorentina.
Cosa vedere al Parco Mediceo di Pratolino
Il Colosso dell’Appennino è sicuramente l’attrazione più importante e iconica del Parco Mediceo di Pratolino. Questo colosso in pietra, alto 14 metri venne realizzato nel 1580 dallo scultore fiammingo Jean de Boulogne, più conosciuto come Giambologna.
La colossale opera rappresenta la personificazione dell’Appennino ed è raffigurato come un anziano barbuto accovacciato sulla riva di un laghetto dove crescono rigogliose e magnifiche delle splendide ninfee.
Altri opere di notevole bellezza sono dislocate in tutta l’area del parco, che attualmente copre circa 150 ettari di estensione. Dei viali alberati permettono di visitare comodamente la tenuta e il percorso si snoda spesso all’ombra di alberi, alcuni dei quali secolari.
Querce, farnie, ippocastani e cedri sono veri e propri monumenti naturali. All’ingresso si viene accolti da “Diamante” una mini-centrale elettrica a forma di sfera geodetica dal raggio di circa 4 metri, installata nel 2009.
Altro luogo suggestivo è la Grotta di Cupido, costruita dal Buontalenti nel 1577. Questa grotta artificiale è decorata esternamente ed internamente con spugne e stalattiti. Originariamente, al suo interno dei giochi d’acqua, compreso un cupido in bronzo, bagnavano e divertivano i visitatori. Purtroppo le decorazioni e le sculture sono scomparse da tempo.
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Tra gli altri edifici troviamo la nuova fattoria e la scuderia, la locanda, la fagianeria, la voliera e la limonaia dove ancora oggi vengono coltivate in vaso e curate delle belle piante di limone.
Anche la statua della Grotta del Mugnone è un’opera del Giambologna, che la realizzò nel 1577. Purtroppo fu distrutta da Joseph Frietsch, architetto boemo incaricato nel 1818 da Ferdinando III di Lorena di ristrutturare il giardino e demolire la Villa medicea. Quella presente oggi è una copia voluta dal principe Demidoff che la volle ricollocare nella sua originaria posizione.
Un’altra tappa del cammino del parco conduce alle due Mete di Spugna, opere ricavate da una grande spugna di 30.000 libbre arrivate nel 1584 dalla Corsica e posizionate ai due lati della Fontana di Giove.
La Fontana di Giove si trova nel punto più elevato del parco, nei pressi del lago artificiale. L’opera di Baccio Bandinelli è sormontata dalla figura del dio supremo dell’Olimpo, affiancato da un’aquila mentre con una mano tiene stretto il globo terrestre e con l’altra scaglia un fulmine dalla quale un tempo sgorgava l’acqua. Dalla vasca di fronte alla statua giunge un piacevole gracidare di rane che, protette dai predatori, hanno popolato numerose il luogo.
Il lago del parco di Villa Demidoff è uno specchio d’acqua circondato in gran parte dal bosco. Nei canneti sulla riva vivono alcune specie di uccelli che è possibile osservare mentre si godono la tranquillità del luogo. Tra questi abbiamo osservato aironi cinerini, gallinelle d’acqua e folaghe.
Come visitare il Parco di Villa Demidoff
È possibile visitare il Parco gratuitamente dal mese di aprile a quello di ottobre. Nei giorni di venerdì, sabato e domenica il giardino è aperto al pubblico senza prenotazione, mentre nel resto della settimana l’ingresso deve essere prenotato. Per maggiori informazioni sui giorni e sugli orari di apertura puoi consultare il sito ufficiale.
Il Parco Mediceo di Pratolino rappresenta un importante patrimonio storico e culturale della Toscana. Gli amanti dell’arte e della storia non potranno che apprezzare le opere e l’architettura del parco, mentre gli amanti della natura potranno godere della bellezza dei suoi boschi e paesaggi.
All’interno del parco è possibile mangiare all’aperto grazie all’area picnic fornita di diversi tavoli all’ombra degli alberi con una fontana di acqua potabile e bidoni per la raccolta differenziata. Alcuni bagni pubblici, puliti e ordinati, sono dislocati in diverse aree del parco. Nella giardino sono ammessi i cani, condotti al guinzaglio.