Arrivati alla sorgente ipotermale dei Bollori si rimane affascinati e quasi sorpresi dall’apparizione di un piccolo geyser, nel cuore della Toscana. Ci troviamo nel territorio comunale di Gambassi Terme, in provincia di Firenze, immersi nei boschi caratteristici della macchia mediterranea.
Il fondovalle del torrente Casciani è un’area ricca di sorgenti termali, polle d’acqua alla temperatura costante di 23°C, rese torbide dalla presenza di argilla. Da secoli l’uomo ne ha utilizzato le acque benefiche per curare le malattie dermatologiche degli animali. Il sentiero per raggiungere i Bollori si snoda all’interno dell’area naturalistica “Parco Benestare“, a circa un chilometro di distanza dal centro storico di Gambassi Terme.
Come arrivare alla sorgente ipotermale dei Bollori
Per raggiungere la sorgente ipotermale dei Bollori bisogna seguire la via Francigena lasciandosi alle spalle il borgo di Gambassi Terme in direzione San Gimignano, lungo Via Santa Maria a Chianni. Da qui una sentiero sulla destra, contrassegnato dai simboli bianco-rossi, costeggia il torrente Casciani immergendosi nel bosco.
Il sentiero è sterrato e ben visibile, in gran parte ombreggiato. Gli alberi crescono rigogliosi formando delle cattedrali verdi che ci proteggono dai raggi del sole. Il cammino è pressoché pianeggiante, senza tratti di pendenza di rilievo.
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Lungo il percorso si attraversa più volte il ruscello: segno tangibile della ricchezza di acque in questa zona. Una volta lasciata la via Francigena, la deviazione verso la sorgente ipotermale dei Bollori è di circa 1,4 chilometri e si percorre in circa 20 minuti di cammino.
In primavera e inizio estate piccoli girini nuotano allegramente nelle acque del ruscello, mentre gerridi e libellule sfiorano la superfice vibrandosi in volo. Man mano che ci si avvicina alla sorgente si avverte il caratteristico odore di zolfo che impregna l’aria.
Un volta giunti a destinazione è impossibile non rimanere incantati di fronte alla potenza ed alla bellezza della natura. Dal vecchio pozzo esplorativo fuoriescono ancora oggi zampilli di acqua a 23°C ed emanazioni gassose contenenti acido solfidrico, anidride carbonica e gas minori.
Questo luogo magico era già noto in epoca medievale e costituiva una sosta lungo la via Francigena per pellegrini e viandanti che si bagnavano in queste salutari acque solfato-alcaline terrose dal particolare colore rossastro.
Il sentiero verso la sorgente ipotermale dei Bollori non presenta grandi difficoltà: l’unica accortezza è quella di indossare scarpe adatte, meglio se impermeabili per non bagnarsi durante i piccoli guadi e indossare una crema solare ed uno spray protettivo contro gli insetti come i tafani, presenti in particolare durante la stagione estiva.