Le Grotte di Maurizio sono una delle meraviglie nascoste nel fitto dei boschi della Valdelsa, all’interno del territorio comunale di Gambassi Terme (provincia di Firenze). Questo luogo, mistico e particolare, ha una storia affascinante, legata all’eremita gambassino Maurizio Becherini.
Maurizio era muratore, sarto e barbiere quando nel 1918, rimasto vedovo, decise di ritirarsi in questa selvaggia forra, dove nasce il torrente Casciani. Qui, ha vissuto per 13 anni in eremitaggio, modellando e decorando questo meraviglioso angolo di bosco.
Statue in cemento armato e gesso, uomini scolpiti nella pietra, simboli cristiani realizzati in argilla. Edicole e immagini sacre decorate con materiali naturali come conchiglie e pietruzze. Maurizio trasforma l’ambiente circostante con strumenti semplici e le sue opere ben si sposano con la natura locale, fondendosi al bosco come se fossero sempre stati parte integrante di esso.
Presto questo luogo diviene meta di pellegrinaggio da parte degli abitanti di Gambassi Terme e dei paesi limitrofi attratti dal luogo sacro che Maurizio sta costruendo.
Nel 1932 si spegne la vita di Maurizio, lasciando dietro di sé non solo i suoi monumenti di pietra, ma anche il ricordo indelebile della sua arte visionaria. Attraverso il suo lavoro, ha infuso un’aura di magia e mistero in un luogo già affascinante, donando a tutti i visitatori del futuro momenti di puro incanto.
Come arrivare alle Grotte di Maurizio
L’itinerario per le Grotte di Maurizio comincia dal centro storico di Gambassi Terme. Da qui si inforca via Andrea del Sarto, una carrareccia che scende in direzione dell’ agriturismo “La Grotta dell’Eremita”. La strada prosegue sempre in discesa e dopo alcuni tornanti si giunge nei pressi del maneggio “Il Baio Oscuro”.
All’ultima curva prima dell’agriturismo, si trova un pannello informativo. Da qui si lascia la carrareccia per inforcare il sentiero sterrato che dopo pochi passi tra le ginestre, si inoltra all’interno del bosco. Il percorso è in discesa, ma delle corde di protezione lungo tutto l’itinerario, facilitano l’escursione.
Dopo circa 400 metri dal cartello informativo, il percorso arriva infine alle Grotte di Maurizio. Si viene accolti nell’ambiente dal canto frusciante della piccola e splendida cascata formata dal torrente Casciani che si getta dalle rocce creando ai suoi piedi una piscina naturale.
Da qui comincia l’esplorazione del luogo per andare alla ricerca di statue, edicole e simboli nascosti tra le rocce e ormai parte integrante del bosco. Una vera caccia al tesoro tra gli alberi, le rocce e il fresco torrente dalle acque limpide. Il muschio ha colonizzato molti degli “uomini di pietra” rendendoli ormai figli della natura.
Alcuni manufatti sono purtroppo andati distrutti negli anni: qui l’umidità è davvero forte. Questo luogo riesce comunque a conservare intatto, nel corso degli anni, il suo suggestivo fascino intriso di mistero e misticismo, che continua ad avvolgere chiunque vi si avventuri.
Letture consigliate
Vista la forte umidità, le rocce possono essere scivolose e per questo bisogna prestare attenzione durante l’esplorazione. Sono consigliate delle scarpe da trekking e dei bastoncini telescopici per aiutarsi nei tratti più difficili.
Il cammino di ritorno si sviluppa nella medesima strada. In totale, tra andata e ritorno, l’itinerario si sviluppa su una lunghezza di circa 5 km ed un dislivello di 180 metri. Altri sentieri permettono però di proseguire la scoperta di questo meraviglioso angolo della Valdelsa come quello che conduce alla Sorgente Ipotermale dei Bollori.