L‘Eremo di San Nicola di Corno è un luogo magico e tranquillo, immerso in uno degli scenari più suggestivi del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Siamo nel territorio comunale di Casale San Nicola, piccola frazione di Isola di Gran Sasso (provincia di Teramo).
La bellezza del paesaggio incontaminato, il quieto silenzio dei boschi, interrotto solo dal canto degli uccelli o dal dolce scrosciare del torrente Gravone, ed una vista spettacolare del “Paretone” della vetta orientale del Corno Grande rendono questa esperienza di cammino indimenticabile.
La costruzione del piccolo luogo di culto, risale all’anno 1000-1100 d.C. per volere di San Pier Damiani, come primo rifugio eremitico sul Corno Grande ed era gestito dai monaci camaldolesi. Si trova su un piccolo pianoro chiamato Prato dei Fiori, immerso tra gli alberi, a quota 1100 metri di altitudine. La piccola chiesetta, costruita in pietra calcarea, si presenta in stile romanico.
Come arrivare all’Eremo di San Nicola
L’itinerario comincia dal centro dell’abitato di Casale San Nicola, a 859 metri di altitudine. Dopo aver lasciato la carrareccia, il percorso continua in salita su un sentiero brecciato (200b) che si immerge in una splendida faggeta secolare, attraversata dal gorgogliante torrente Gravone.
Si prosegue poi attraversando proprio il piccolo corso d’acqua, grazie all’ausilio di una passerella metallica, nei pressi della captazione dell’Enel.
Poco dopo si giunge infine all’Eremo di San Nicola ed i resti del Monastero dei Frati Camaldolesi. Dal paese sono circa 45 minuti di cammino in leggera salita. Un percorso ben segnalato e che non presenta particolari difficoltà tecniche, ma sono comunque consigliate delle scarpe da trekking e dei bastoncini telescopici per aiutarsi nei tratti più difficili. Nella conca dell’Eremo si trova anche una piccola area pic-nic dove poter riposare e godere di un panorama stupefacente.
Letture consigliate
La maestosa parete di roccia del Corno Grande evoca una sensazione di umiltà e meraviglia di fronte alla grandezza della natura. Di fronte a quel massiccio scoglio che si innalza verso il cielo, ci si sente piccoli, ma anche parte di qualcosa di più grande e potente. Un’esperienza che risveglia il senso dell’avventura e dell’ardire, spingendoci a confrontarci con i nostri limiti e a superarli.
Per il ritorno si può ritornare sui propri passi, oppure si può optare per proseguire sul cosiddetto Anello di San Nicola. Questo percorso è più ripido rispetto a quello dell’andata e per questo motivo è meglio sceglierlo per il ritorno. Dall’Eremo si continua quindi sul sentiero 200b, scendendo tra massi rocciosi e costeggiando il torrente, fino a giungere alla Fonte di San Nicola o Sorgente dell’Acqua Santa, considerata dagli abitanti del posto “miracolosa” per la cura del mal di testa.
La parte finale dell’escursione si svolge infine su una carrareccia che conduce infine al centro abitato, dove merita una visita la graziosa Chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Questa piccolo luogo di culto è conosciuto come “chiesetta dell’autostrada“, in quanto ben visibile all’uscita del traforo del Gran Sasso, quando si percorre l’Autostrada A24, in direzione Teramo. Per avere le coordinate GPS del percorso ad anello puoi cliccare qui, su Wikiloc.