Le cascate Cantagalli sono un luogo fatato e incantevole nel cuore dei boschi dei monti della Laga. Situate all’interno del territorio comunale di Cortino (provincia di Teramo), si trovano nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, in Abruzzo.
Le cascate sono composte da tre balzi consecutivi che creano insieme uno scenario meraviglioso. Impossibile non rimanere incantati di fronte alla selvaggia potenza dell’acqua che superando i dislivelli tra un piano e l’altro, crea così tanta bellezza.
Come raggiungere le cascate Cantagalli
L’escursione comincia lungo la strada che dal centro di Padula conduce a Macchiatornella (entrambi frazioni del comune di Cortino). Il punto di accesso al sentiero si trova propria di fronte ad una piccola area giochi, poco dopo un tornante ed ponte stradale.
Nella prima parte il percorso si arrampica in salita tra delle rocce fino a diventare poi quasi pianeggiante all’interno di un meraviglioso bosco composto a prevalenza di faggi.
La camminata è piacevole e poco impegnativa. Il sentiero è di tipo escursionistico, ma come sempre è opportuno affrontare le giornate di trekking non solo con le gambe, ma anche con il cervello. Quindi scarponcini da trekking, pantaloni lunghi e bastoncini telescopici per aiutarsi nei tratti più scivolosi. Il percorso è segnalato da simboli bianco-rossi sugli alberi e qualche raro cartello dell’Ente Parco.
Dopo circa 20-25 minuti di cammino si giunge al ponte Flammango, un ponticello di legno con un suggestivo affaccio sul torrente sottostante ed una piccola cascatella. In questo punto possiamo ammirare alcuni alberi di tasso, che stanno ricolonizzando la zona.
Prodotti consigliati per l’escursione
Da qui un cartello del Parco indica la direzione verso le cascate Cantagalli, raggiungibili in circa 5-10 minuti di cammino sul sentiero caratterizzato da piccoli sali-scendi e sempre immerso nella lussureggiante vegetazione.
Le cascate Cantagalli si formano grazie al Fosso della Cavata che confluisce nel fiume Tordino. Il ristoro è garantito: il suono delle cascate giova al camminatore stanco. Rimanere ad ascoltare il canto della cascata ci permette di rilassarci ed entrare in connessione con la bellezza del luogo e della natura circostante.
Una volta assaporata tutta la meraviglia di questo angolo misterioso e poco conosciuto, per tornare al punto di partenza si può ripercorrere il sentiero dell’andata oppure dirigersi verso la radura delle Macere (1140 m) e da qui, attraversato il ponticello di ferro, proseguire in discesa su una comoda strada sterrata che ci riconduce verso il centro abitato di Padula (932 m). Tra andata e ritorno, il percorso è lungo in totale circa 7 km.