Fiabosco: viaggio nel folklore d’Abruzzo a Sant’Eufemia a Maiella

Fiabosco

Fiabosco è un luogo magico: qui infatti i racconti popolari d’Abruzzo prendono vita. Situato a pochi passi dal centro abitato di Sant’Eufemia a Maiella (provincia di Pescara), questa Area Faunistica per Animali Fantastici, è una vera chicca da scoprire.

Siamo all’interno del Parco Nazionale della Majella: la natura è protagonista insieme agli abitanti che da secoli popolano le leggende e le fiabe che vengono tramandate di generazione in generazione.

Fiabosco
Gorgona


Dopo aver lasciato l’auto ci si incammina verso l’area pic-nic “Il Boschetto”. Dei simpatici cartelli ci indicano la strada per raggiungere l’ingresso a Fiabosco. Ad accoglierci troviamo subito la Ninfa Maia, la vera regina di questi luoghi.

Fiabosco
Ingresso al Fiabosco


Proseguendo si susseguono gli incontri magici con i protagonisti del fantastico. L’itinerario si snoda su un comodo sentiero all’interno di un bosco a maggioranza di querce e roverelle. Gli alberi ci garantiscono una piacevole ombra anche nelle ore più calde della soleggiata giornata estiva.


Sculture in pietra della Maiella, in legno e materiale da recupero adornano il luogo. Mani sapienti di artisti italiani ed internazionali hanno lavorato per dare vita al mondo del folklore tradizionale abruzzese.

La Strega


E tra una Sirena spiaggiata su un masso e un Drago in volo tra gli alberi ci incamminiamo per scoprire tutti i personaggi che la fervida fantasia popolare ha prodotto nei tempi remoti, quando i racconti servivano a combattere la noia e la paura delle lunghe e buie notte invernali.


La magnetica Strega, la misteriosa Mandragola, la spaventosa Pantafica, l’enigmatico Diavolo. Ci immergiamo nelle loro storie, raccontate dai pannelli espositivi, realizzati grazie all’aiuto delle attività del luogo.

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Fiabosco: proteggere l’immaginario abruzzese

L’importante scopo di questo parco artistico è quello di proteggere l’immaginario della cultura abruzzese. Qui infatti non troviamo solo i protagonisti più rappresentativi del folklore locale, ma anche di quelli meno famosi, e quindi più a rischio di essere relegati al mondo dell’oblio.

Serpente
Serpente di pietra


Mantenere vivo il patrimonio culturale della regione attraverso la rappresentazione visiva dei suoi protagonisti. Non solo le fiabe vengono raccontate, ma le possiamo anche vivere. Lasciandovi trasportare dall’atmosfera locale non stupitevi quindi se, da dietro il tronco vedrete comparire uno sfuggente Mazzamurillo.


Il bosco vive: e non vi troviamo solo folletti e lupi mannari. Tra i protagonisti del sottobosco incontriamo dei bizzarri funghi a far capolino tra le foglie. Chissà se sotto il loro cappello si celano altre creature fantastiche.

Fiabosco
Fungo del sottobosco


Il direttore artistico del progetto nato nel 2021, è Peppe Millanta (Scuola Macondo di Pescara), mentre il direttore esecutivo è l’artista Stefano Faccini. Il progetto è destinato a crescere, arricchendo il territorio di un’attrazione unica e affascinante. L’ingresso al parco è libero.


Lasciatevi conquistare dal luogo e fatevi trasportare ai confini dell’immaginario sedendovi comodamente nel Vocialonghe. Qui anche il silenzio del bosco è capace di sussurrare storie.

Vocialonghe
Vocialonghe: il luogo dove si odono i racconti


Racconti che furono, ma che per fortuna non saranno dimenticati. E che anzi, torneranno a popolare la nostra immaginazione. Perché abbiamo tutti bisogno di un tocco di magia nella nostra vita.

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