Il bosco dei Faggi Torti è un luogo davvero insolito, affascinante ed unico. La sua inusuale bellezza attira fotografi e non solo, attratti dalla particolare conformazione di questi alberi. Situato nel territorio di Rocca Santa Maria (provincia di Teramo), in Abruzzo, è raggiungibile tramite un sentiero immerso nel bosco, a circa un’ora di cammino dalla località del Ceppo.
Come raggiungere il bosco dei Faggi Torti
Ci troviamo all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e qui ogni scenario è pura magia. Raggiunti in località Ceppo, a quota 1359 metri, si inforca il sentiero che conduce verso la cascata della Cavata. L’escursione all’andata è totalmente in salita, sono come sempre consigliate delle scarpe da trekking per muoversi con maggiore sicurezza.
Il sentiero si inoltra da subito all’interno del fitto Bosco Martese, un luogo incantevole e antico, popolato per la maggior parte da faggi e abeti. Durante la stagione autunnale il bosco si accende con le tonalità calde del periodo e gli alberi sembrano trasformarsi in fiammiferi di fuoco. La bellezza si percepisce ad ogni passo e in ogni luogo ove lo sguardo si posa.
Il cammino è abbastanza faticoso, per via del dislivello e della salita continua. Ma la bellezza del bosco e l’aria pura di alta quota ritemprano l’escursionista stanco.
Letture consigliate
Camminare lenti ed assaporare ogni passo è il modo migliore per affrontare le salite. L’escursionismo non è una gara di velocità e la lentezza aiuta ad osservare anche i particolari più piccoli.
Ascoltare i suoni del bosco è come meditare. Il canto delle cince che svolazzano tra i rami degli alberi, il fruscio sfuggente delle ali di un pettirosso o semplicemente le foglie che scricchiolano sotto i nostri passi: ogni suono diventa una melodia che narra l’incantesimo del bosco.
Dopo circa un’ora di cammino si giunge ad una radura aperta che si affaccia sulla catena montuosa del Gran Sasso. Da qui in pochi minuti si raggiungono gli stazzi di Jacci di Verre, a quota 1800 metri. Superati i cavalli al pascolo, ci si trova nei pressi dell’area boschiva dei Faggi Torti. E qui prosegue la magia.
Il bosco dei Faggi Torti
Il bosco è composto da circa un centinaio di esemplari di faggi, sia giovani che secolari. Questi alberi hanno sviluppato la particolare caratteristica che li contraddistingue per un fenomeno geologico naturale chiamato “Soil Creeping” o “reptazione“. Si tratta di un lentissimo movimento del terreno: anche se si tratta di pochi millimetri all’anno esso è capace di influenzare la crescita dei faggi.
Gli alberi infatti vengono inclinati verso valle da questi movimenti, che si susseguono lenti a velocità diverse. Ma la tendenza naturale del tronco è quella di elevarsi verso l’alto per raggiungere la luce del sole.
E così i tronchi assumono la particolare forma ad uncino che accomuna i faggi cresciuti in questa area. È un processo lentissimo e servono diversi anni prima di vederne gli effetti visibili sulle piante.
È possibile osservare questo fenomeno anche nei boschi di più giovane formazione scendendo verso valle. Qui i pendii sono umidi e inclinati ed è per questo che queste “deformazioni” dei tronchi sono così diffuse in quest’area dei Monti della Laga.
È davvero meraviglioso trovarsi immersi in questi boschi ed osservare come gli alberi si inchinano, si abbracciano e si baciano tra di loro. Alcuni sembrano danzare, altri sembrano pronti a mettersi in marcia come se fossero Ent usciti dai racconti dello scrittore John Ronald Reul Tolkien.
È il momento ed il luogo ideale per lasciarsi andare alla fantasia ed all’immaginazione ed osservare i mille volti della natura, capace di stupirci e meravigliarci ogni volta.