L’ area archeologica di Pallanum è un interessante sito posto all’interno del territorio comunale di Tornareccio (provincia di Chieti), in Abruzzo. Situato sul Monte Pallano, si trova ad un’altitudine di circa 1000 m. sul livello del mare. Pallanum era un’antica città del popolo italico dei Frentani, edificata intorno al V- VI secolo a.C.
Gli studiosi ipotizzano che il villaggio nacque come stazione di sosta sulla strada che collegava tra le antiche città di Pescara (Aternum) e Larino (Larinum). Questo permise a Pallanum di diventare un luogo di passaggio importante, grazie anche al controllo dei pascoli e dei campi circostanti. Per proteggere la popolazione da guerre e scorribande, la città sorse proprio sulla cima del monte Pallano.
La particolarità del sito risiede proprio nell’imponente muraglia difensiva edificata dal popolo italico, intorno al VI-III secolo a.C., sulla vetta del monte. Le mura megalitiche rappresentano un esempio stupefacente dell’antica arte costruttiva di questo popolo.
I grossi blocchi di pietra sono perfettamente incastonati tra di loro con una tecnica sopraffina. Delle antica mura, alte mediamente 4 metri, ne restano in piedi circa 160 metri sui circa 4 km di linea difensiva. Erano presenti quattro aperture per accedere all’interno dell’abitato: ne restano visibile attualmente due; la “Porta del Piano” e la “Porta del Monte”.
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Insediamento romano nell’Area archeologica di Pallanum
Più a valle rispetto al sito italico, si trovano i resti dell’antico insediamento romano (II-I secolo a.C.). L’abitato era di medie dimensioni e le costruzioni si svilupparono intorno ad uno spazio vuoto centrale. Qui sono ancora in corso degli scavi archeologici e pertanto l’accesso è chiuso al pubblico.
Nel corso degli scavi, sono stati rinvenuti oggetti in terracotta, monete romane e manufatti in ferro. E’ possibile comunque vedere gli antichi resti dei muri a secco avvicinandosi tramite una comoda strada che dall’area pic-nic conduce all’antico complesso costruttivo.
Scoprire questi antichi luoghi è sempre emozionante. Passeggiare tra questi resti è come respirare aria di storia ad ogni passo: un viaggio che ci ha condotti alla scoperta di un angolo meraviglioso dell’antico Abruzzo. Un patrimonio culturale da valorizzare e conservare per mantenere integra la memoria di questi gloriosi tempi passati.
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