Barberino Val d’Elsa: cosa vedere nel borgo alle porte del Chianti fiorentino

Barberino Val d'Elsa

Barberino Val d’Elsa, è un delizioso borgo situato alle porte della splendida regione del Chianti fiorentino, in Toscana. Frazione del comune di Barberino Tavernelle, sorge ad un’altitudine di 373 metri ed il centro storico si presenta grazioso e ben conservato.

Barberino Val d'Elsa
L’imponente facciata della Chiesa di San Bartolomeo


Il borgo nacque come castello fortificato, voluto dai Fiorentini per contrastare l’espansione della vicina cittadina di Semifonte. La sua storia è infatti intrecciata con la distruzione di Semifonte da parte dei Fiorentini nel 1202, e la sua crescita è stata principalmente influenzata dalla sua posizione lungo la Strada Regia Romana, che collegava Firenze a Roma.

Da questa fondazione, emerse la famiglia Tafani, inizialmente conosciuta come da Barberino, poi semplificata in Barberini, che ottenne grande successo sia a Firenze che a Roma, includendo Papa Urbano VIII e diversi cardinali tra i suoi membri.

Barberino Val d’Elsa: cosa vedere

Centro storico

Barberino si presenta con il tipico aspetto di un borgo fortificato medievale. Alte case-tori, possenti mura e stretti vicoli che si intersecano con la via principale, via Francesco da Barberino. Questa attraversa Barberino in tutta la sua lunghezza, collegando le due porte di accesso al paese, ovvero la Porta Senese a Sud e la Porta Fiorentina a Nord.

Barberino Val d'Elsa
Porta Senese, all’ingresso sud del borgo


Lungo via Francesco da Barberino, si trovano i principali edifici d’interesse storico e architettonico come il Palazzo del Cardinale, con gli stemmi della famiglia Barberini e di Papa Urbano VIII. A metà strada si erge il Palazzo Pretorio, adornato con stemmi di nobili famiglie che hanno influenzato la storia locale.

Barberino Val d'Elsa
Spedale dei Pellegrini


Barberino è da sempre uno dei luoghi di accoglienza per viaggiatori e pellegrini come evidenzia la presenza dell’Ospedale dei Pellegrini, fondato nel 1365, ora sede della biblioteca cittadina. Nei pressi della Porta, si erge la splendida Chiesa di San Bartolomeo, ricostruita nel 1910 in stile neo-gotico.

All’interno, opere d’arte come un affresco del XIV secolo e un pannello raffigurante la Vergine Maria con Bambino, Santa Caterina da Siena e San Domenico. Dalla terrazza antistante la chiesa è possibile perdersi ammirando la bellezza delle colline che circondano Barberino.

Pieve di Sant’Appiano

La bellissima pieve di Sant’Appiano sorge nella località omonima del comune di Barberino Val d’Elsa, nella provincia di Firenze, all’interno della diocesi della medesima città. È dedicata al santo che, secondo la tradizione, ha contribuito all’evangelizzazione della Valdelsa.

Pieve di Sant'Appiano


Rappresenta uno splendido esempio di architettura romanica ed è l’unico edificio in provincia di Firenze che presenta ancora i resti di un battistero separato dalla chiesa principale, una caratteristica che, nella zona a sud dell’Arno, si riscontra solo in altre pievi come Sant’Alessandro a Giogoli, San Piero in Bossolo, la Pieve di Coeli Aula e la pieve di Empoli. Oggi, del battistero rimangono soltanto quattro pilastri, testimonianza della sua struttura centrale demolita nel 1805 a causa di un terremoto.

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Castello di Tignano

Sulla collina di fronte al suggestivo paese medievale di Barberino Val d’Elsa, si erge il borgo di Tignano, un antico castello risalente al medioevo, con tracce che risalgono addirittura al millennio precedente. La sua struttura circolare medievale è ancora visibile, accedendo attraverso una porta dominata dall’antica torre del cassero, ornata da uno stemma araldico.

Castello di Tignano
Castello di Tignano


All’interno del borgo, una volta attraversata la porta, si trova la vecchia Chiesa di San Romolo, oggi adibita ad abitazione privata. Una piccola piazza centrale con un antico pozzo è circondata dal cassero, dalla chiesa di San Romolo e dal Palazzo dei Begliuomini, risalente al XIV secolo, che costituiscono le attrazioni architettoniche più suggestive di Tignano.


Le case che circondano la piazza conservano ancora le tracce delle antiche mura del XII secolo, contribuendo al fascino del borgo di Tignano.

Cappella di San Michele a Semifonte

Semifonte, città avversaria di Firenze, ebbe una cerchia muraria quasi pari a quella della Firenze contemporanea. Fondata dagli Alberti nel 1181-1182, prosperò grazie alla sua posizione strategica lungo la strada volterrana e la Via Francigena. Si narra che gli abitanti di Semifonte fossero soliti provocare i fiorentini andando sotto le loro mura canzonandoli dicendo «Fiorenza, fatti in là,
che Semifonte si fa città.
»

Firenze non rimase a guardare e, dopo una guerra durata dal 1198 al 1202, Semifonte fu definitivamente distrutta, nonostante l’epico assedio narrato da Messer Pace da Certaldo. Alleati come San Gimignano e Colle di Val d’Elsa la abbandonarono, portandola al suo ineluttabile destino. Dopo la vittoria, i fiorentini imposero il divieto di ogni tipo di costruzione sul territorio di Semifonte.

Cappella di San Michele a Semifonte Barberino Val d'Elsa
Cappella di San Michele a Semifonte

La cappella ottagonale di San Michele a Semifonte, con una cupola proporzionata esattamente come quella di Santa Maria del Fiore, fu eretta tra il 1594 e il 1597 su progetto di Santi di Tito. Commissionata da Giovan Battista di Neri Capponi, proprietario della Villa di Petrognano e canonico di Santa Maria del Fiore, ottenne il permesso dal granduca Ferdinando I per costruire il tempietto.

Questo, nonostante il divieto di edificare nella zona, precedentemente occupata dal castello di Semifonte, distrutto dai fiorentini nel 1202.

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